Il futuro in inglese
In questo articolo vedremo come formare il futuro in inglese. Ci sono tre modi, li impareremo distinguendo gli utilizzi, la formazione e gli esempi. Pronti?
In questo articolo vedremo come formare il futuro in inglese. Ci sono tre modi, li impareremo distinguendo gli utilizzi, la formazione e gli esempi. Pronti?
Le abbiamo imparate tutti alle elementari, ripetute alle medie e confuse alle superiori. È il momento di scrivere per me e leggere per voi questo articolo, per chiudere una volta per tutte la questione delle WH- words.
Il discorso indiretto, la base di tutti i rumours e gossip del mondo! “Lui ha detto che lei ha confidato che lui ha urlato che lei ha fatto…” eccetera eccetera.
Ma come riportare, in inglese corretto, le chiacchiere? Con l’articolo di oggi vedremo proprio questo! Cominciamo!
Abbiamo già affrontato, qualche tempo fa, alcune preposizioni di luogo. Con questo articolo vedremo invece le preposizioni di tempo. Siamo pronti?
Partiamo dicendo che sono solo tre, e già qui possiamo tirare un sospiro di sollievo! L’unica cosa che dovremo imparare è associare la preposizione giusta al tempo corrispondente. Ma vediamole una ad una.
Questo è il secondo articolo di una serie. Trovi la prima parte qui.
Capita a volte che, pur avendo un livello avanzato in inglese, si facciano certi “strafalcioni”, come li chiamerebbe mia madre, che fanno arrossire anche la punta dei capelli. È (purtroppo) normale, dato che solo ad livello advanced si può veramente cominciare a “sgrezzare” il proprio inglese. Avere cura dei dettagli fin da subito è sicuramente un obiettivo lodevole, ma possiamo concentrarci ora sulle piccolezze che trasformano il nostro inglese da advanced a… super!
Vediamo quindi una serie di errori comuni che possiamo cominciare ad evitare, insieme alle figuracce imbarazzanti davanti ai madrelingua.
Leggi tutto »Gli errori più comuni che non dovresti più permetterti – parte 2
Il cameriere del ristorante vi porta la zuppa di cipolle che avete ordinato (mmh, che buona!) e vi chiede se vi sta bene come sale. Voi siete indecisi.
“It’s too salty” oppure “it’s salty enough”? In base alle vostre preferenze vi potreste trovare una zuppa salatissima o insipida.
Ma ricordate bene la differenza tra too e enough? Sapete come utilizzarli correttamente? Sapreste evitare di fare certi errori fin troppo comuni? Per sicurezza, è meglio vederli insieme.
Io mangio la mela, la mela è mangiata da me.
Il passivo, in italiano, una volta che ci viene fatto un esempio, è facile capirlo. Aiuta il fatto che anche in inglese la questione sia abbastanza semplice.
Allora perché questo articolo ha come titolo “…parte 1”? Perché con questo post vedremo utilizzi di base, verbi più comuni e formazione. Con la parte 2, che linkerò non appena sarà pubblicata, vedremo altri utilizzi e formazioni. Ma di queste ultime cose non preoccupiamoci troppo, al momento.
Ora dobbiamo concentrarci sul porre le basi del passivo e imparare bene quelle. Siete pronti?
Present Simple e Present Continuous sono praticamente i primi tempi verbali che vengono insegnati. Ma quali sono le differenze tra i due e quali i loro utilizzi? Perché per spiegarne uno dobbiamo ripassare anche l’altro? In questo articolo vedremo come distinguerli, quando usarli e per quali occasioni, dalle regole generali alle piccole eccezioni e curiosità.
Leggi tutto »Il Present Continuous – in cosa è diverso dal Present Simple?