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Gli errori più comuni che non dovresti più permetterti – parte 1

Errori più comuni in inglese

Capita a volte che, pur avendo un livello avanzato in inglese, si facciano certi “strafalcioni”, come li chiamerebbe mia madre, che fanno arrossire anche la punta dei capelli. È (purtroppo) normale, dato che solo ad livello advanced si può veramente cominciare a “sgrezzare” il proprio inglese. Avere cura dei dettagli fin da subito è sicuramente un obiettivo lodevole, ma possiamo concentrarci ora sulle piccolezze che trasformano il nostro inglese da advanced a… super!
Vediamo quindi una serie di errori comuni che possiamo cominciare ad evitare, insieme alle figuracce imbarazzanti davanti ai madrelingua.

ON TIME vs IN TIME

Cambia solo la preposizione, no? Che sarà mai?
NO! Cambia anche il significato!
On time significa esattamente nell’orario stabilito, spaccando il secondo.
In time invece lascia intendere che resta ancora del tempo.
Ecco due esempi:
I arrived just on time to watch the movie. / Arrivai giusto in tempo per vedere il film. (Se fossi stata anche solo cinque minuti in ritardo, mi sarei persa l’inizio.)
You are in time for the meeting. / Sei in tempo per la riunione. (Inizierà tra qualche minuto, quindi puoi accomodarti e prepararti.)

GOOD vs WELL

Good e well vengono spesso scambiati di ruolo, quindi è arrivato il momento di spiegarli bene una volta per tutte.
Good è un aggettivo. In quanto tale, va a descrivere il sostantivo al quale si riferisce.
You are a good person, Sam. / Sei una brava persona, Sam.
Well è un avverbio, risponde alla domanda “how?”.
He did the job well. / Ha svolto bene il lavoro. (L’ipotetica domanda include how, come. How did he do the job? / Come ha svolto il lavoro?)
Well può essere usato come aggettivo quando si parla di salute.
I feel well. / Mi sento bene.
Il motivo per cui ci si confonde spesso forse cade sul fatto che con i quatto sensi (vista, odorato, tatto e gusto), bisogna discernere a cosa si vuole far riferimento. Confrontiamo:
You smell good today. / Sai di buono oggi. (Good descrive you, è un aggettivo.)
You smell well for someone with a cold. / Annusi bene per avere il raffreddore. (Well è l’avverbio che descrive l’azione della persona che sta annusando, you.)

FEWER vs LESS

Per gli appassionati del genere, su Game of Thrones c’è Stannis Baratheon che fa l’allegro Grammar Nazi e corregge questo errore almeno una decina di volte. Vediamo di capirlo anche noi.
Fewer e less si traducono entrambi con “meno”. Dove sta la differenza?
Fewer viene usato con i sostantivi numerabili.
I have fewer dogs than you have. / Ho meno cani di quanti ne abbia tu. (Dog è – ovviamente – un sostantivo numerabile.)
Less viene invece usato con i sostantivi non numerabili.
Why do I have less Coke than you? / Perché ho meno Coca-Cola di te? (La Coca-Cola non si può contare se non in unità di misura.)
[Hai bisogno di rispolverare i sostantivi numerabili e non numerabili? Ho scritto un articolo a riguardo non molto tempo fa.]

GROW vs GROW UP vs BRING UP

Questi sono tre verbi che vengono spesso scambiati tra di loro perché li traduciamo in italiano con “crescere”. Differenziamoli.
Grow significa “diventare più grande”. Si utilizza con gli oggetti.
The tree in my garden is finally growing! / L’albero nel mio giardino sta finalmente crescendo!
Grow up significa invece “diventare adulto”, o “più grande”, ma riferito ad una persona.
She is growing up so much! She’s already 3 years old! / Sta crescendo così tanto! Ha già tre anni!
Bring up, infine, significa “crescere” nel senso dell’azione che compie un’altra persona per far crescere qualcuno.
His parents brought him up very well. / I suoi genitori l’hanno cresciuto molto bene.

WHOSE vs WHO’S

Suonano allo stesso modo ma si traducono con due significati diversi.
Whose significa “di chi”. Richiede una risposta con aggettivo o pronome possessivo.
Whose are these shoes? / Di chi sono queste scarpe?
Who’s è la contrazione di who is, cioè “chi è”.
Who is that girl? / Chi è quella ragazza?

TO vs TOO

Questo è un errore così comune che lo fanno anche i madrelingua! Una volta che comincerete a notarlo, lo vedrete ovunque!
To è una preposizione, dimostra direzione. Per ricordarlo, pensa a go to: vanno sempre insieme e hanno entrambi una O a testa!
I am going to study more. / Studierò di più.
Too, invece, è un avverbio. Significa “anche”, “in più”.
I want more ice cream, too! / Anche io voglio più gelato!

THEN vs THAN

Then è un avverbio di tempo. Può essere tradotto con l’italiano “allora” o, per indicare una sequenza nel tempo, con “poi”. Vediamo queste due traduzioni:
We didn’t want to move back then. / Allora (a quel tempo) non volevamo trasferirci.
First I went to my friend’s house, then we went to the pub. / Prima sono andato a casa del mio amico, poi siamo andati al pub.
Than, invece, è una congiunzione comparativa, esprime paragone. Se hai bisogno di ripassare gli aggettivi comparativi, leggi questo articolo.
My house is bigger than yours. / La mia casa è più grande della tua.

AMONG vs BETWEEN

Sono entrambi degli avverbi di luogo ed entrambi si traducono con “fra”. Ma cosa li differenzia?
Between indica una relazione diretta e individuale con ciascuno degli elementi considerati.
The smartest between you, your sister and your brother is me! / Il più intelligente tra te, tua sorella e tuo fratello sono io!
Among invece raccoglie collettivamente i riferimenti o gli elementi che vengono considerati.
Among all the people I met today, you were the nicest. / Tra tutte le persone che ho incontrato oggi, tu sei stata la più gentile.

UNTIL vs BY

Quando utilizzati per indicare un termine temporale, vengono spesso confusi.
Until indica che l’azione che si sta svolgendo terminerà in un certo punto nel tempo.
I have to take care of the dog until 3pm. / Devo prendermi cura del cane fino alle 3. (Significa che dopo le 3 sono libera di fare quello che voglio.)
By indica invece un limite di tempo entro il quale una certa azione deve compiersi.
I have to do the shopping by 3. / Devo fare la spesa entro le 3. (Posso finire anche prima, posso anche farla in mattinata, l’importante è che io abbia finito per le 3.)

RAISE vs RISE

Sono entrambi verbi, entrambi indicano l’azione di alzare dal basso all’alto. Qual è la differenza?
Raise è un verbo transitivo. Richiede quindi un complemento oggetto.
Raise your hand if you agree. / Alza la mano se sei d’accordo.
Rise invece è un verbo intransitivo.
The sun rises every morning. / Il sole sorge ogni giorno.

Un consiglio

Io ho la libreria piena di libri di lingua, dizionari e grammatiche… e consiglio di fare lo stesso. Un’ottima grammatica (soprattutto, economica) da cui partire è questa.

Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate in un commento! A presto!

2 commenti su “Gli errori più comuni che non dovresti più permetterti – parte 1”

  1. Ciao, alcune domande:
    Tu scrivi “I feel well. / Mi sento bene.” E allora James Brown in “I feel good!” Sbaglia? O si può usare in questo caso?
    Tu scrivi “She is growing so much! She’s already 3 years old! / Sta crescendo così tanto! Ha già tre anni!”
    Non dovrebbe essere “She is growing UP so much?
    Altri esempi WHOSE vs WHO’S, TO vs TOO e THEN vs THAN, non ci posso credere che siano così comuni, lì è proprio mancanza a livello grammaticale!
    Comunque brava, ottimo blog!

    1. Ciao Fabrizio,
      Grazie per essere intervenuto con il tuo commento!
      Ti rispondo per punti, spero di riuscire a spiegarmi bene.
      • il dibattito “I feel well” / “I feel good” va avanti da anni. Per quanto siano entrambi accettati e considerati corretti, è nell’ultimo paio di secoli che “I feel good” viene considerato improprio a livello colloquiale, e si tende quindi a preferire “I feel well”. Quindi non James Bond non sbaglia, fa solo gran scena!
      • per la frase “She is growingUp so much“ hai ragione, è una mia svista. Perciò, giusto per ribadire, usiamo GROW per indicare una crescita fisica, GROW UP per indicare che la persona diventa più matura. Grazie mille!
      • ultimo punto: errori come TO/TOO e compagnia bella, credimi, sono più comuni di quello che sembra. Da insegnante, tutor e amica di persone che ne fanno, se ne vedono molti! Anche nei madrelingua? Purtroppo sì. Come alcuni italiani che scrivono conunque, pultroppo e sbagliano i congiuntivi!
      Grazie di nuovo e spero continui a piacerti il mio blog!
      Se ti va, condividi con altri o iscriviti alla newsletter!
      Laura

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