Perché preoccuparsi delle silent letters? Se sono silenziose, come ci fa capire il nome, a quale pro dovremmo studiarle? Cosa sono veramente?
Una delle maggiori difficoltà, quando si tratta della lingua inglese, sta nell’imparare la corretta pronuncia delle parole. Questo non è il primo articolo sul migliorare la propria pronuncia che scrivo e sicuramente non sarà l’ultimo!
La storia della lingua inglese
Siamo tutti a conoscenza del fatto che l’inglese, per quanto sia una delle lingue moderne e internazionali per eccellenza nel XXI secolo, non sia nato ieri.
La storia della lingua inglese comincia nel quinto secolo avanti Cristo. Solo da questo possiamo immaginare quante modifiche e trasformazioni debba aver visto la nostra amata lingua inglese! Nel periodo medievale, poi, ci sono state diverse contaminazioni da parte dei vichinghi, dei normanni e della lingua latina.
Infine è arrivato a noi in quest’epoca moderna, trascinandosi dietro cambiamenti, regole grammaticali e modifiche raggranellate qua e là.
Perché esistono le silent letters?
Ci sono molte risposte a questa domanda.
1. Le silent letters sono i fantasmi delle pronunce passate.
Le parole inglesi che scriviamo e leggiamo oggi non sono sempre state così. Una volta certe parole avevano pronunce diverse. Facciamo un esempio.
Knight – night / cavaliere – notte
Queste parole, per quanto con significati diversi, si pronunciano alla stessa maniera: /naɪt/ (trascrizione fonetica BE in alfabeto IPA). “Sentite”, o meglio, notate le silent letters? K e il suono gh. Ma allora perché si scrivono? Beh, sono entrambe parenti delle parole tedesche knecht e nacht, delle quali si pronuncia ogni lettera!
2. Alcune parole sono state rubate ad altre lingue
Gli inglesi non hanno inventato parole come tsunami e pterodactyl, ma soprattutto, non hanno parole che cominciano con la stessa combinazione di consonanti. Ragion per cui in entrambe le parole la prima consonante è silenziosa.
Un altro esempio è la parola psychology: la p è muta. Non ci sono altre parole di origine inglese che comincino con ps-. Come per tsunami e pterodactyl (rispettivamente una parola giapponese e una greca), i suoni ts- e pt- non si trovano a inizio frase, semmai alla fine (cats, opt, caps).
Come riconoscere le silent letters?
Non è sempre facile, quando ci si trova davanti ad una parola inglese per la prima volta, cogliere al volo la pronuncia.
Per molti è un gioco di tentativi. Pensiamo alla parola laugh / ridere. Alcuni di noi sanno che si pronuncia /laf/ (trascrizione fonetica: /ˈlæf/). Ma da quando in qua “augh” si pronuncia “af”? Ho sentito molti studenti pronunciare questo verbo “laug”, “log” o “luf”… e non avevano mica torto, non avendo mai sentito prima questa parola!
La questione è che riconoscere le silent letters è tutta una questione di pratica. Non ci sono regole fisse, nella pronuncia inglese, che legano agli stessi gruppi di lettere sempre lo stesso suono.
C’è un bellissimo video su Youtube a riguardo; è uno sketch tratto da una sitcom in voga in America negli anni ‘50, “I love Lucy” (in Italia venne trasmessa solo la prima stagione con il titolo “Lucy ed io”). In questo breve video vediamo i due protagonisti prepararsi per l’arrivo del figlio. La moglie dà al marito un libro e gli dice di leggerlo. La comicità sta proprio nel fatto che l’uomo inciampa sulla pronuncia di parole scritte in maniera simile (boughs, coughs, through, enough), leggendole ognuna nel modo sbagliato.
Ecco il link: https://m.youtube.com/watch?v=uZV40f0cXF4
Esempi di silent letters
Vediamo ora, per ogni lettera dell’alfabeto, alcuni esempi di parole dove tale lettera non viene pronunciata.
Silent A – Artistically, logically, metaphorically
Silent B – Doubt, comb, debt, climb, thumb, tomb
Silent C – Scissors, muscle
Silent D – Wednesday, bridge, edge, handsome
Silent E – Hate, take, like, hope, love
Silent F – Non ci sono parole dove la F risulti muta.
Silent G- Sign, high, light, reign
Silent H- Hour, heir, honest, whether
Silent I – Business
Silent J – Non ci sono parole dove la J risulti muta.
Silent K – Knead, knife, knight, knuckle
Silent L – Walk, talk, half, salmon, would
Silent M – Mnemonic
Silent N – Autumn, damn, condemn
Silent O – Colonel
Silent P – Psychology, pterodactyl, receipt
Silent Q – Non ci sono parole dove la Q risulti muta.
Silent R – Fork, bird, father (principalmente per la pronuncia BE)
Silent S – Island, aisle
Silent T – Ballet, listen, soften, castle
Silent U – Tongue, guide, guess, guard
Silent V – Non ci sono parole dove la V risulti muta
Silent W – Answer, who, write, two
Silent X – Faux pas (parole di origine francese)
Silent Y – Non ci sono parole dove la Y risulti muta.
Silent Z – Rendezvous (parola di origine francese)
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Tutto molto interessante. Mi prenderò un po’ di tempo per visionare ogni approfondimento.