“Qual è il tuo desiderio per l’inglese?”
“Essere fluente” / “Raggiungere la fluency”
Chiedimi quante volte ho ricevuto questa risposta e I gotta be honest, I wouldn’t know what to tell ya. Così tante volte che ormai non faccio più la domanda. (Don’t get me wrong, non significa che non mi interessa più, ho semplicemente cambiato il modo di formularla!
C’è questo mito della fluency che levita sopra le teste degli studenti italiani di lingua inglese, come qualcosa di onnipresente ma irraggiungibile, un miraggio sempre un passo più in là rispetto ai nostri sforzi.
Perché parlo di mito?
È davvero impossibile raggiungere la fluency?
Dovrebbe venir considerato un obiettivo ragionevole?
Con questo articolo rispondiamo a tutte queste domande!
Cosa è veramente la fluency
Per la maggior parte delle persone avere fluency significa essere bravi e veloci.
Ma è veramente così?
- Uno studente può essere molto veloce nella produzione orale, ma mangiarsi le parole e non avere una pronuncia pulita e chiara,
- Al contrario, un altro studente potrebbe essere grammaticalmente corretto e lineare, ma poco naturale e troppo lento.
Cambridge Dictionary definisce il vocabolo fluency così: the ability to speak or write a language easily, well and quickly. Insomma, devi essere in grado di formare discorsi corretti, naturali e senza intoppi.
Impossibile, dirai tu.
Per niente. Impossibile è dover essere qui, nel 21° secolo, a doverci preoccupare di obiettivi enormi come quello della fluency, che anche i madrelingua acquisiscono solo con anni di pratica (ma sentito un bambino di sei anni esprimersi con lo stesso vocabolario di un adulto?).
Gli elementi che formano la fluency
La fluency non è una meta unica da raggiungere: in che senso? Nel senso che la fluency è una capacità dalle mille sfaccettature. Include infatti:
- Un vocabolario adatto al proprio livello,
- Una pronuncia corretta delle parole conosciute,
- Una velocità non da crociera, ma scorrevole e non intervallata da mille dubbi,
- Una conoscenza grammaticale non perfetta, ma che rifletta il proprio livello e che si presenti senza troppi strafalcioni.
Mettiamo subito le cose in chiaro: fluency non equivale a perfezione. Fare errori sarà sempre e comunque concesso, guai a chi vi convince del contrario!
Inoltre, la fluency può essere un obiettivo perfettamente raggiungibile anche dal livello A1.
Sorpresi?
La fluency come costante, non come obiettivo
Il fatto che si possa essere fluenti anche ai livelli di partenza di una lingua non dovrebbe sorprendere, eppure lo fa.
D’altra parte, la fluency non dovrebbe essere il fine ultimo, ma un elemento sempre presente nella nostra checklist linguistica!
Come raggiungerla dal giorno 1 (rileggi: non in 1 giorno, ma dal giorno 1!)? Ecco tutti i passi che ti porteranno al vero progresso linguistico:
- Metti tutto quello che impari in pratica: il tuo studio non deve essere solo teorico. Gli esercizi di grammatica fatti sul libro con la penna non ti saranno mai tanto utili quanto 10 minuti di chiacchierata basandoti su quello che hai imparato a lezione.
- Utilizza tanto la tua voce: se leggi in inglese, fallo ad alta voce. Se hai davanti a te un dialogo o una simulazione, ripetili ad alta voce! Trova ogni modo possibile per parlare, anche se solo davanti allo specchio, la lingua che stai studiando.
- Inserisci la lingua nella vita di tutti giorni: se sei veramente serio riguardo il tuo apprendimento e progresso linguistico, sarai in grado di inserire inglese nelle tue attività da tutti i giorni. Leggi, ascolta, scrivi: qualsiasi cosa andrà bene, purché sia variegata e costante.
- A proposito di costanza… non aspettarti di imparare una lingua in poche ore, né con una lezione di un’ora alla settimana. Diventerai fluente solo se farai qualcosa ogni giorno per tanto tempo.
- Divertiti, non vedere tutto come uno studio: lo studente di successo è quello che sa imparare la lingua con esercizi di relax e non solo di studio. A volte ti servirà studiare una regola grammaticale per capirla più a fondo e poi metterla in pratica, ma credimi quando ti dico che non sarà la grammatica a portarti al C2.
Quali obiettivi linguistici porsi?
Questa è una domanda importante da farsi, sia ad inizio che durante il proprio percorso di apprendimento linguistico.
Imparare una lingua “tanto per” non sarà mai tanto produttivo e di successo come farlo con un obiettivo SMART in testa.
Alla primissima lezione della mia coaching 1:1 Homemade English, questo è esattamente quello che facciamo: stabiliamo il livello di partenza, per poi darci un obiettivo concreto, raggiungibile e da tenere a mente durante tutto il nostro percorso.
Ad esempio:
- Alessia T. voleva superare l’esame del concorso docenti senza inciampare sul proprio inglese. Ha raggiunto il suo obiettivo e ora è insegnante di ruolo alla scuola primaria!
- Francesca G. voleva arrivare all’intervista fatta in aeroporto per entrare negli USA con sicurezza e senza balbettii. Adesso è felicemente locata in San Francisco con il suo fidanzato!
- Lucia D. voleva partecipare ad un lungo convegno di psicologia in lingua inglese e poter confrontarsi con i suoi colleghi stranieri. Quattro giorni sono stati lunghi e la stanchezza si è fatta sentire… ma si è dichiarata soddisfatta del risultato!
Nel raggiungere questi obiettivi smart, ognuna di loro ha lavorato al proprio vocabolario, alla pronuncia corretta di parole legate al loro settore, alla propria sicurezza.
E nel mentre sono diventate più fluenti! Non perfette, ma più fluenti rispetto a quando avevano iniziato.
Conclusione
Anche tu puoi raggiungere risultati simili, ma solo se metterai in pratica tutti i consigli che hai letto e trasformerai la lingua inglese in una costante della tua vita di tutti i giorni.
Se vuoi cominciare lo stesso percorso di Alessia, Francesca e Lucia e raggiungere la tua indipendenza linguistica, contattami subito per prenotare la coaching 1:1 Homemade English.