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Perché è meglio non imparare una lingua velocemente

Imparare una lingua velocemente

Il sogno di chiunque è imparare una lingua nel giro di qualche settimana e partire per un viaggio nella rispettiva nazione. Tantissimi corsi e app promettono di riuscire a comprimere anni di studio, esercizi e pratica in un periodo di tempo limitato, ottenendo però gli stessi risultati.

Ma è veramente qualcosa di possibile da fare? Oggi risponderemo a questa domanda.

Due tipi di studenti

Partiamo dal presupposto che lo studente di lingua tipico ricade per forza in una di queste due categorie:

short term purpose: un obiettivo a breve termine può essere ad esempio un viaggio.

Voglio andare in Giappone in estate, quindi mi impegno da questo momento fino alla mia partenza per imparare più frasi utili possibili, riconoscere più ideogrammi e memorizzare più suoni. Non è impossibile da fare, ma è a breve termine, per l’appunto, il che significa che ha una data di fine.

Se ho studiato solo per andare in viaggio in estate, dal mio ritorno non ne avrò più necessità e quindi potrò dedicarmi ad altro.

long term purpose: un obiettivo a lungo termine non include solo lo studio legato al mondo della scuola, ma anche ad obiettivi diversi come l’idea di trasferirsi all’estero, lavorare nel campo dell’interpretariato o allargare il proprio cerchio di conoscenze.

Un obiettivo a lungo termine, idealmente, non conosce fine.

Si può davvero imparare una lingua velocemente?

La risposta breve è una ed una sola: sì e no.

Farò un esempio per potermi spiegare meglio.

Io e voi parliamo italiano. Lo do per scontato perché sto scrivendo questo articolo in un italiano (mi auguro) corretto, e voi riuscite a comprendere quello che sto cercando di spiegarvi perché sto scrivendo nella vostra lingua.

Quando abbiamo cominciato a imparare l’italiano? I nostri genitori non ci hanno messo davanti un libro di grammatica quando eravamo ancora neonati, per aiutarci a capire la differenza tra verbo e soggetto e farci studiare le regole del trapassato remoto. Abbiamo invece appreso la lingua per ascolto e imitazione, mettendo al lavoro i nostri bellissimi cervelli da nanerottoli.

Quanto abbiamo smesso di imparare italiano? Mi auguro che la risposta sia “non ancora”. Il nostro apprendimento della lingua italiana non si è ancora concluso e spero non si concluda mai. Ad esempio, qualche mese fa mia nonno ha imparato il significato della parola selfie, che noi utilizziamo quotidianamente. Io ho da poco imparato il significato dell’aggettivo luculliano (cosa significa? Scopritelo a fine articolo!).

Qual è il segreto di imparare una lingua in maniera efficace?

Sono troppe le persone che ci promettono di farci una trasfusione di inglese per endovena, urlando al miracolo.

“Impara l’inglese in 30 giorni!”, “Tutta la grammatica in due ore!” e “Parla come un madrelingua in una settimana” sono promesse difficili da mantenere.

Su cosa bisogna concentrarsi allora? Ecco il segreto, attenzione: se veramente vuoi imparare una lingua in maniera efficiente, concentrati sul migliorare i tuoi metodi per aumentare il mantenimento e non la velocità.

Il mantenimento di una lingua

Quando si trattava di prepararsi ad un esame universitario, io avevo la capacità di assimilare tantissime informazioni in un periodo di tempo molto breve a ridosso della data dell’esame. Una volta ottenuto il mio voto, ogni informazione che avevo imparato veniva cestinata, e io non ricordavo nemmeno l’argomento principale del materiale che avevo presentato.

Avevo forse applicato un metodo di studio efficace?

Ovviamente no.

Quello che avevo fatto invece, era immagazzinare più info possibili per poi dimenticarle quando non le ritenevo più necessarie.

Ed è qui che sta la falla del metodo di studio accelerato: non vogliamo dover continuare a ripassare in eterno cose che abbiamo già studiato e imparato!

Bisogna quindi concentrarsi sul mantenimento: isolare i metodi di studio che ci permettono di imparare una cosa, studiarla a fondo, cementarla nella memoria e non dimenticarla mai più.

Ricordiamoci una cosa

Ogni volta che si intraprende lo studio di una lingua, qualunque essa sia, si comincia un viaggio. Di questo viaggio, a noi non deve interessare la destinazione, perché si allontana sempre di più ad ogni parola e argomento nuovo. Imparare una nuova lingua è un viaggio, del quale bisogna godersi il tragitto.

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PS: luculliano è un aggettivo utilizzato specialmente in ambito gastronomico, significa abbondante e raffinato! You’re welcome!

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